21 novembre 2005
L’affidamento familiare è un intervento socio-assistenziale che si realizza attraverso un servizio di volontariato sociale, attuato da singoli, famiglie e comunità di tipo familiare, volto a fornire una adeguata accoglienza ai soggetti non in grado di provvedere a se stessi e privi di ambiente familiare idoneo, offrendo loro relazioni interpersonali spontanee, affettivamente significative, ed un’organizzazione di vita rispondente e adattabile ai loro bisogni.
L’affido di anziani costituisce quindi un’opportunità alternativa al collocamento in strutture residenziali per coloro che non possono essere adeguatamente assistiti nell’ambito della famiglia di appartenenza.
Il servizio tende a garantire il soddisfacimento delle esigenze primarie delle persone, favorendone la permanenza nel loro ambiente, qualora si trovino in condizioni di ridotta autonomia psico-fisica, anche temporanea, con l’eventuale supporto dei servizi territoriali quando si tratti di persone totalmente o parzialmente non autosufficienti.
L’Affidamento può essere esercitato in varie tipologie:
Affidamento in convivenza:
a) Rivolto all’anziano non in grado di vivere presso il proprio domicilio per disagi di ordine abitativo, o di salute, o di autonomia che richiedano particolare tutela e assistenza;
b) Rivolto all’anziano che accoglie nella propria abitazione un nucleo famigliare o una persona singola che ne garantisce il soddisfacimento dei bisogni affettivo-relazionali e assistenziali.
Affidamento di supporto definito anche di “buon vicinato”:
Rivolto ad anziani che, pur restando al proprio domicilio, necessitano di appoggio costante (alternativo o integrativo all’assistenza domiciliare).
L’istituto dell’affidamento non esclude l’attivazione di altri tipi di intervento, di competenza dei Servizi Sociali, laddove di per sé questo non sia sufficiente a garantire l’adeguata assistenza all’anziano.
L’attivazione del servizio di affidamento rientra in un globale progetto di presa in carico da parte del servizio sociale territoriale, che dovrà valutare, in collaborazione con l’interessato e i suoi familiari, se l’intervento rappresentala risposta adeguata al bisogno della persona. La domanda sarà poi redatta su apposito modulo da presentare al Servizio Sociale territoriale.
Il Consorzio provvede ad erogare un contributo economico mensile agli affidatari indipendentemente dalle condizioni economiche degli stessi, quale concreto apporto e riconoscimento dell’impegno che questi si assumono sul piano della cura della persona e di servizio, oltre che della valenza sociale del loro intervento, a rimborso delle spese ordinarie che l’accoglienza dell’affidato comporta.
L’affido di anziani costituisce quindi un’opportunità alternativa al collocamento in strutture residenziali per coloro che non possono essere adeguatamente assistiti nell’ambito della famiglia di appartenenza.
Il servizio tende a garantire il soddisfacimento delle esigenze primarie delle persone, favorendone la permanenza nel loro ambiente, qualora si trovino in condizioni di ridotta autonomia psico-fisica, anche temporanea, con l’eventuale supporto dei servizi territoriali quando si tratti di persone totalmente o parzialmente non autosufficienti.
L’Affidamento può essere esercitato in varie tipologie:
Affidamento in convivenza:
a) Rivolto all’anziano non in grado di vivere presso il proprio domicilio per disagi di ordine abitativo, o di salute, o di autonomia che richiedano particolare tutela e assistenza;
b) Rivolto all’anziano che accoglie nella propria abitazione un nucleo famigliare o una persona singola che ne garantisce il soddisfacimento dei bisogni affettivo-relazionali e assistenziali.
Affidamento di supporto definito anche di “buon vicinato”:
Rivolto ad anziani che, pur restando al proprio domicilio, necessitano di appoggio costante (alternativo o integrativo all’assistenza domiciliare).
L’istituto dell’affidamento non esclude l’attivazione di altri tipi di intervento, di competenza dei Servizi Sociali, laddove di per sé questo non sia sufficiente a garantire l’adeguata assistenza all’anziano.
L’attivazione del servizio di affidamento rientra in un globale progetto di presa in carico da parte del servizio sociale territoriale, che dovrà valutare, in collaborazione con l’interessato e i suoi familiari, se l’intervento rappresentala risposta adeguata al bisogno della persona. La domanda sarà poi redatta su apposito modulo da presentare al Servizio Sociale territoriale.
Il Consorzio provvede ad erogare un contributo economico mensile agli affidatari indipendentemente dalle condizioni economiche degli stessi, quale concreto apporto e riconoscimento dell’impegno che questi si assumono sul piano della cura della persona e di servizio, oltre che della valenza sociale del loro intervento, a rimborso delle spese ordinarie che l’accoglienza dell’affidato comporta.